Montagnareale

 

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Il comune conta 1.859 abitanti e ha una superficie di 1.623 ettari per una densità abitativa di 115 abitanti per chilometro quadrato. Sorge in una zona litoranea collinare, posta a 328 metri sopra il livello del mare. Il territorio, tipico del Parco dei Nebrodi, accoglie le colorate coltivazioni di cereali, ulivi, viti, agrumi e castagne. L'ambiente e il paesaggio danno il gusto dell'antico offrendo condizioni di vita ambite dall'uomo moderno. Il nome originario del paese fu Montagna fino al secolo XVII, quando il duca di Montagna Ascanio Ansalone fu nominato "Reggente d'Italia" a Madrid e per questo assunse l'attuale denominazione. Appartenne al vescovato di Patti fino al 1642, quando fu aquistato da Giovanni Ambrogio Scribani e ceduto da questi al nobile Ascanio Ansaldo. Successivamente appartenne a diversi signori feudali quali Antonio Corvaja e Filippo Vianisi.

 

DA VEDERE

Chiesa Madre, del 1600, nel cui interno si conserva, fra l'altro, una bella statua in marmo della Madonna Assunta, scolpita a Palermo nel 1706.

Chiesa di Santa Caterina, che si affaccia sull'omonima piazza, e che è oggetto di particolare attenzione di molti pittori, che d'estate, partecipano alla Mostra estemporanea, in occasione della festa dell'Assunta. 

Chiesa di San Sebastiano, che fu sede di un antico eremo e che si può raggiungere, percorrendo uno viottolo.Da qui il paese appare come sospeso nel vuoto, con una vasta distesa di tegole rosse, signoreggiate dall'agile campanile della chiesa Madre. 

• Resti murarie di un carcere di particolare fattura, perimetro circolare, unica apertura una piccola finestrella che dava a valle e una botola sul tetto dalla quale venivano calati i prigionieri.

Mulino di Capo

• Mulino di Capo,  bene acquistato dal comune negli anni ’80 e restaurato, che è diventato meta di turisti, scolaresche e studiosi. A differenza di tutti gli altri mulini che sono presenti lungo il corso del torrente Montagnareale, questo è l’unico ancora perfettamente funzionante; l’alimentazione avviene con l’acqua del torrente che, dopo essere stata raccolta nel grande recipiente in muratura facente parte del fabbricato e nella vasca che si trova a monte, una volta aperta la saracinesca (grosso rubinetto), va ad azionare una ruota orizzontale, con pale in legno che a sua volta tramite apposite cinghie aziona il mulino in pietra.

 

20120617 105818• Sentieri Naturalistici. All'interno del territorio di Montagnareale vi sono alcuni sentieri naturalistici molto belli, costeggiati da alberi secolari, castagneti e da arbusti di macchia mediterranea, adatti per fare attività di trekking. Tra questi molto caratteristico è il sentiero denominato dell'Acqua Usignolo che conduce alla omonima sorgente, dove si può vedere l’acqua sgorgare dalla roccia.  Un'altro sentiero naturalistico è situato in C.da Fiumara a circa 3 Km dal centro del paese che conduce a Serro Fiumara e proseguendo ancora sino a Rocca Saracena, a 870 m. slm.

 

TRADIZIONI

mon5I montagnesi si ritrovano nelle celebrazioni patronali: la festa di Sant'Antonio che si tiene il 17 gennaio, la processione in onore di Maria Santissima, che si tiene il 15 agosto, durante la quale degli uomini, i cosiddetti flagellati, si percuotono con degli anelli di ferro e, giunti dinanzi alla chiesa Madre, proseguono in ginocchio fino all'altare maggiore per accostarsi alla comunione, e la caratteristica sagra della castagna che ravviva le strade del paese l’ultima domenica di ottobre, da circa 40 anni. Da alcuni anni si organizza nel mese di giugno anche la festa della Ciliegia.

 

NUMERI UTILI

MUNICIPIO via Belvedere 0941315252

GUARDIA MEDICA Notturna e festiva via Belvedere 0941315236

FARMACIA via Nuova 0941315481

 

COME ARRIVARE

In Auto

 Autostrada A-20 (ME – PA), uscita al casello di Patti, Statale 113 sino al bivio di Montagnareale, Strada Provinciale n. 132 Patti - Montagnareale